28 luglio 2007

Cronaca e telegiornali

from the accidenti-a-voi dept.

Continuate a mandare immagini crude al telegiornale.
Continuate a far vedere atrocità ai bambini che pranzano o cenano davanti alla TV, abituateli a vedere immagini crude...
Continuate a rendere la violenza, le nudità e le volgarità una cosa normale.

Poi però anche voi che guardate questa monnezza non criticate i videogiochi. Non stupitevi di quello che succede nelle scuole (Youtube anyone?). Non stupitevi di nulla.

27 luglio 2007

Ladri di immagini...

from the who-cares-of-seventh-commandment dept.

Già. Chissenefrega del settimo comandamento. Oggi sul sito di una softwarehouse che eroga in outsourcing servizi per la gestione di pensioni integrative ho visto quello riportato nell'immagine qui sotto...

guardate un po' le immagini delle varie funzioni: la prima è quella di Sherlock, la seconda quella di FileVault, la quinta quella di Account nelle Preferenze di Sistema... tutte provenienti da Mac OS X. Sicuramente le altre due hanno origine simile, ma non ho capito bene da dove sono state prese.

Che vergogna, un'azienda così grande non si prende neanche la briga di pagare un grafico web...

24 luglio 2007

Siti ueb, quanti Kg pesa il tuo?

from the gara-a-rallentare-il-browser dept.

Da troppo tempo a questa parte il proliferare di animazioni flash e dinamismi corredati da immagini non certo leggere hanno contribuito a rendere lenti, quasi inutilizzabili molti siti sui pc più datati. E non parlo di millenni fa, basta un computer del 2002 per navigare a singhizzio, con "tonnellate" di animazioni flash ed immagini enormi.

Questo causa due generi di problemi: il primo è come dicevo un rallentamento del browser e quindi della fruibilità generale del sito, il secondo è che i meno fortunati e vittime del digital divide devono aspettare lunghissimo tempo prima che tutta la pagina risulti visualizzabile.

Non capisco perché gli sviluppatori non assimilino i concetti chiave che hanno reso celebre Google ed altri servizi "web 2.0": semplicità, velocità e chiarezza...

23 luglio 2007

Aggiorno, ma non so neanche cosa faccio...

from the os-updates dept.

Peccato che il mio primo post da un po' di tempo sia così techie, ma è una cosuccia che mi è rimasta dietro da un po', ed è venuta l'ora di pubblicarla... sicuramente qualcuno ne ha già parlato, ma forse no.. in ogni caso eccola.

Chi utilizza il sistema operativo Windows Server 2003 certamente non lo avrà scelto per farci girare campo minato o freecell, invece sembra che il sistema degli aggiornamenti se ne infischi della possibilità da parte dei sysadmin di pianificare i reboot della macchina causa impieghi in contesti critici.

Vediamo com'è impostato il sistema degli aggiornamenti automatici (quando l'utente deve dare l'ok per installarli):



notare il testo cerchiato, il sistema non sa se gli aggiornamenti richiedono un riavvio. E' veramente il massimo... non tutti i sysadmin hanno tempo di seguire i bulletin ms per capire quali modifiche vengono applicate, se qualcuno l'ha già applicato e che cosa comporta l'installazione, qui gli aggiornamenti te li prendi e te li installi, senza fare storie. E se devi riavviare lo fai, e subito (altrimenti ti annoio ogni 2 minuti con un popup fastidioso).

Basterebbe aggiungere ad ogni update un semplice flag...


... o no?

L'esempio riportato è Mac OS X per semplicità ed uniformità, dato che distribuzioni come Linux Debian (basate su apt-get) gestiscono questi aspetti molto bene e già da tempo. Spero per chi è costretto ad usare Windows Server che le future versioni derivate da Vista migliorino questo aspetto, che ora come ora è veramente pazzesco e limitante.