11 luglio 2008

Sardegna 2008

from the relax dept.

Finalmente un aggiornamento a quest'ormai polveroso blog per un breve report sulla vacanza a San Teodoro, Sardegna, dal 17 giugno al 2 luglio con Laura. Le nostre ultime (o penultime?)"ferie" al mare da fidanzati... dall'anno prossimo come già saprete... ;-)

Il tutto è iniziato nel pomeriggio di lunedì 17, partendo alla volta di Genova per l'imbarco sulla nave "La Suprema" del gruppo Grimaldi. Come sempre è andato tutto molto bene ed i servizi di bordo sono stati impeccabili: la cabina era ben tenuta e comoda, persa in un labirinto di corridoi ma dopo qualche ora riuscivamo bene o male a raggiungerla senza troppi errori :D

Diversamente dagli altri anni abbiamo deciso di rimanere fissi al campeggio San Teodoro "La Cinta", girando le spiagge nelle vicinanze e godendocì un po' (colazione al bar tutte le mattine, pesce fresco, etc...) la vacanza nell'ozio più totale. Devo dire che le due settimane mi hanno aiutato a riprendermi, anche se la quantità di gente era più o meno comparabile con quella ad Agosto in Corsica, l'anno scorso.

Dato che siamo rimasti fermi ho deciso di scrivere qualche punto sulle cose che mi hanno più colpito, lasciando magari a vacanze future il compito di descrivere le varie località dell'isola.

1. Giochiamo a nascondino?
Primo appunto: per trovare le calette in Sardegna bisogna essere sardi. Sì perché i cartelli per arrivarci giocano più che volentieri a nascondino, quasi non volessero essere trovate. Il modo più rapido è, ovviamente, fermarsi a prendere qualcosa in un bar e chiedere ad un oriundo...

2. Prego prego?
Non andate in sardegna a giugno. O forse, anche in altri mesi. Non che cel'abbia con i venditori ambulanti, anzi, ma siccome mi scoccia essere scortese (ignorarli), si finisce per dire "No, grazie" anche 30 e più volte al giorno. In due settimane sono 450 "No grazie".
Mi ha colpito anche il fatto che arrivavano anche nelle calette più nascoste: forse che si faccia prima chiedendo a loro?

3. Formaggio desiderate?
Non ero mai stato in Sardegna, e mi ha colpito quando un ragazzo passeggiando per la spiagga ci ha chiesto "Formaggio desiderate ragazzi? (aiò)". All'uscita della spiaggia, non so come, era poi possibile ritirare il prodotto "prenotato".

4. Tiiiiscali!
Come ben sapete Tiscali è stata creata ormai anni fa dal sardo Renato Soru. E (quasi) tutti gli esercizi "senza dominio" hanno email, ovviamente, tiscali.it!
A quanto pare è il nome di un monte, e si trovano pure formaggi con nomi che derivano da esso.

2 commenti:

Luca ha detto...

il formaggio tiscali...
ecco perche' renato soru ha venduto tiscali...era un po' troppo stagionato...

cmq bentornato e buone vacanze...

luca

ilTibi ha detto...

Mi fa piacere notare che hai tolto la polvere dal blog. Bravo. Ormai, come fosse un numero ritardatario al lotto, rimane da attendere che appaia qualcosa su quello del Bai. Ma per i miracoli ci stiamo attrezzando.

Fammi sapere la data del matrimonio, che a quanto mi hai detto sarà comunque successivo al mio rientro in Italia... sempre che tu abbia intenzione di invitarmi, ci mancherebbe!!!

Rimango sorpreso dal fatto che invece del tradizionale cocco si venda formaggio in spiaggia. Su come fosse possibile ritirarlo all'uscita, avanzo una ipotesi: che il "rappresentante" utilizzi un sistema wireless per comunicare con il "magazziniere"? Questo chiuderebbe il cerchio formaggio-tiscali-ambulante!!!