13 ottobre 2006

Politica da stadio

from the politics-what-a-big-mess dept.

La politica, almeno in questo paese, è diventata come un incontro tra squadre di calcio. Benchè gli sfidanti siano bene o male sullo stesso livello, bene o male bravi o meno... i vari tifosi si ostinano a difendere a spada tratta la propria "squadra del cuore". Questo vale sia per le schifezze del precedente governo sia per quelle erogate dall'attuale.
Oggi chi vota a sinistra è etichettato come un comunista, un coglione. Di contro chi vota destra è un fascista. Ma lol.

Si sprecano nelle conversazioni d'ogni giorno espressioni del tipo "eh il governo che avete votato voi" oppure "il vostro Prodi/Berlusconi" etc etc...

Di fatto ogni governo ch'è andato al paese sin da quando m'interesso di politica, ha operato nel seguente modo:

  1. accipicchia che casino che ci ha lasciato il governo precedente (v. Tremonti ed il famoso grafico del "buco" lasciato, e l'attuale governo con la Finanziaria in lavorazione)
  2. mammamia adesso dobbiamo stringere la cinghia
  3. adesso facciamo i buoni ed abbassiamo le tasse, giusto in tempo per le prossime elezioni
Mi piacerebbe vedere come nostri dipendenti gente un po' più onesta sul proprio operato e su quello altrui, senza estremismi e chiacchiere da "Porta a porta" o robe del genere.

Sono curioso di vedere alla fine dell'operato dell'attuale governo tedesco di larghe intese cosa dirà il popolo: avrà funzionato l'esperimento che (teoricamente) permette di mantenere una buona rappresentatività del volgo?

1 commento:

il Bai ha detto...

Appoggio, ma ho un paio di puntualizzazioni:

il parallelismo che Grillo fa su governanti/dipendenti, purtroppo fa acqua: nessun governante (eccezion fatta per la farloccata di Berlusconi prima del precedente governo) firma contratti con il popolo che vengono dal popolo stesso controfirmati. Che poi, dal punto di vista metafisico, il voto dovrebbe di per se stesso rappresentare un "contratto" questo è un altro paio di cazzi. Ma pretendere che il voto venga inteso come contratto, equivale a pretendere che Briatore non sia un imbecille.

Inoltre spero che sia ormai chiaro a tutti che votare "fascista" o votare "comunista" non cambia di una virgola (di merda, aggiungerei) quel che c'è nelle tasche degli italiani le minchiate fatte dal di ieri governo Berlusconi sono pari grado a quelle fatte dal di oggi governo Prodi, senza se e senza ma. Il problema, oltre all'atteggiamento da stadio, è la riduzione della politica ad un mero confronto dal punto di vista economico, il resto, checché se ne dica, "fotte sega" a molti. Non a tutti, per fortuna.

Terzo, e chiudo: sono curioso anche io di vedere come si evolve la situazione in terra germanica. Ma detto questo in Italia non c'è, almeno per ora, la maturità tale di avere un governo cosiddetto "bipartisan". Maturità in primis del popolo, ed in seconda battuta di quelli seduti agli scranni. Già non si mettono d'accordo all'interno di una coalizione, figuriamoci in due...

Saluti